Potenza

Ultima modifica: 07/09/2025

La potenza elettrica (P) è il lavoro compiuto, ovvero l'energia erogata o assorbita, dalle cariche elettriche in ogni istante durante il loro spostamento tra due punti di un conduttore a diverso potenziale. In termini più semplici, indica la velocità con cui l'energia elettrica viene trasformata da una forma all'altra o trasferita.

Da cosa nasce la potenza elettrica

La potenza elettrica nasce dall'interazione tra tensione (V) e intensità di corrente (I). - In un bipolo, la potenza elettrica assorbita in un dato istante è definita dal prodotto tra la tensione ai suoi terminali e la corrente che lo attraversa. Se la tensione e la corrente sono associate secondo la convenzione del generatore, il prodotto definisce la potenza erogata. - In corrente continua (CC), la potenza (P) è semplicemente il prodotto di tensione (V) e corrente (I): P = V x I. Dalla Legge di Ohm (V = R x I), la potenza può essere anche espressa come P = R x I² o P = V²/R. - In corrente alternata (CA), la situazione è più complessa a causa dello sfasamento (φ) tra tensione e corrente, introdotto dagli elementi reattivi come induttori e condensatori. Per questo motivo, si distinguono tre tipi di potenza: - Potenza attiva (P): È la potenza effettivamente utilizzata dal circuito e trasformata in lavoro utile o dissipata in calore dalle resistenze. Si calcola come P = V x I x cosφ. Viene misurata in Watt (W). - Potenza reattiva (Q): È la potenza scambiata avanti e indietro tra i generatori sinusoidali e i componenti reattivi (induttanze e condensatori). Non viene dissipata, ma immagazzinata e restituita. Si calcola come Q = V x I x senφ. Viene misurata in Voltampere reattivi (VAR). - Potenza apparente (S o N): Rappresenta la potenza totale fornita dal generatore al circuito, ovvero il prodotto dei valori efficaci di tensione e corrente. Si calcola come S = V x I. Viene misurata in Voltampere (VA). La potenza apparente è anche data da S = √(P² + Q²).

Perché è utile la potenza elettrica

Comprendere il concetto di potenza è cruciale per diversi aspetti dell'elettrotecnica: - Bilancio energetico: In un circuito, la somma delle potenze assorbite da tutti i componenti è sempre nulla, il che significa che la potenza erogata dai generatori è uguale alla potenza assorbita dagli utilizzatori. - Dimensionamento degli impianti: La potenza è fondamentale per dimensionare correttamente cavi, trasformatori e altri componenti, garantendo che possano gestire la quantità di energia richiesta senza surriscaldarsi o subire danni. - Efficienza energetica: L'obiettivo è massimizzare la potenza attiva e minimizzare quella reattiva per ottimizzare l'efficienza degli impianti. Il fattore di potenza (cosφ) quantifica quanta potenza apparente viene trasformata in potenza attiva; un fattore di potenza elevato (prossimo a 1) indica un uso più efficiente dell'energia. - Costi operativi: Le società distributrici di energia elettrica spesso applicano tariffe più onerose per impianti con un basso fattore di potenza, poiché richiedono un maggiore sforzo di generazione e trasmissione per la stessa quantità di lavoro utile. - Progettazione e verifica: L'analisi delle potenze consente di prevedere il comportamento dei circuiti, identificare perdite e garantire il corretto funzionamento dei dispositivi.

Riferimenti pratici

In sintesi, la potenza elettrica è la misura dell'energia trasferita o trasformata per unità di tempo. La sua comprensione è cruciale per la progettazione efficiente, sicura ed economica dei sistemi elettrici, sia in ambito domestico che industriale, specialmente nel contesto dei sistemi a corrente alternata dove le distinzioni tra potenza attiva, reattiva e apparente diventano fondamentali.


I Tre Tipi di Potenza
  1. Potenza Attiva (P) [W]
    • Concetto: È la potenza "reale", quella che compie lavoro utile (es. calore, luce, movimento meccanico). È l'unica potenza che viene effettivamente consumata e trasformata in un'altra forma di energia.
    • Formula: P=V⋅I⋅cos(ϕ)
  2. Potenza Reattiva (Q) [VAR]
    • Concetto: È la potenza "scambiata". Non viene consumata, ma "rimbalza" tra il generatore e i componenti reattivi (induttori e condensatori) per creare e sostenere i campi elettrici e magnetici necessari al loro funzionamento.
    • Formula: Q=V⋅I⋅sin(ϕ)
  3. Potenza Apparente (S) [VA]
    • Concetto: È la potenza "totale" che la rete elettrica deve essere in grado di fornire. È la somma vettoriale della potenza attiva e reattiva. Cavi, interruttori e trasformatori devono essere dimensionati in base a questa potenza.

Il legame tra queste tre potenze è descritto dal triangolo delle potenze, un triangolo rettangolo dove: - Il cateto orizzontale è la Potenza Attiva (P). - Il cateto verticale è la Potenza Reattiva (Q). - L'ipotenusa è la Potenza Apparente (S).


Riassunto potenza scomposizione: !screenshot.png